GLOSSARIO

 

BCF: Bioconcentration Factor. Fattore di Bioconcentrazione. Processo di accumulo di una sostanza da parte di un organismo. Fattore di arricchimento organismo/acqua o organismo/aria conseguente a fenomeni reversibili di scambio per via respiratoria.

Comparto: comparto ambientale considerato (acquatico,  terrestre)

EC0: Effective Concentration 0. Concentrazione di Effetto 0. Concentrazione che non determina alcuna mortalità della popolazione.

EC50: Effective Concentration 50. Concentrazione di Effetto 50. Rappresenta la concentrazione che produce nel 50% degli individui un effetto diverso dalla morte (es. immobilizzazione) in saggi sia acuti che cronici. Si deve riferire al tempo di esposizione. Si può considerare anche l’effetto su percentuali di mortalità diverse, es. del 100% (EC100).

Endpoint tossicologico: il tipo di effetto (“tipo di danno, ovvero la funzione biologica compromessa) che viene misurato in un saggio ecotossicologico (mortalità, immobilizzazione, effetti sulla riproduzione, effetti sulla crescita degli individui, effetti sulla crescita di una popolazione, alterazione di parametri metano-lici o fisiologici. alterazioni di caratteristiche comportamentali)

Gruppo tassonomico: classificazione a diverso livello filogenetico dell’organismo test considerato. Comprende qualunque categoria (specie, genere, famiglia, classe, ecc.) della gerarchia sistematica.

Risposta: è la quantificazione dell’effetto e si può esprimere come % di incidenza in una certa popolazione, attraverso i seguenti parametri:

LC0: Lethal Concentration 0, Concentrazione Letale 0. Concentrazione che non determina alcuna mortalità della popolazione. Generalmente estrapolata dalle curve di tossicità in saggi acuti.

LC50: Lethal Concentration 50. Concentrazione Letale mediana. Rappresenta la concentrazione che determina la morte del 50% degli individui in saggi di tossicità acuta per esposizione ambientale (es. tossicità acquatica o inalatoria). Si deve riferire al tempo di esposizione (es. LC50 48 ore). Si può considerare anche l’effetto su percentuali di mortalità del 10% (LC10) e 100% (LC100).

LD0: Lethal Dose 0. Dose che non determina alcuna mortalità della popolazione. Generalmente estrapolata dalle curve di tossicità in saggi acuti.

LD50: Lethal Dose 50. Dose Letale mediana. Dose della sostanza che determina la morte del 50% degli individui in saggi di tossicità acuta per somministrazione diretta (es orale o intraperitoneale). Si esprime generalmente per unità di peso corporeo dell’individuo (es. mg/kg di peso corporeo). Si può considerare anche l’effetto su percentuali di mortalità diverse, (es 90% LD90).

LL50: Lethal Loading 50. Carico Letale mediano. Concettualmente analogo alla LC50 ma riferito ad una quantità scaricata nel sistema ambientale esposto.

LOAEL: Lowest-Observed Adverse-Effect Level. Rappresenta il livello (generalmente dose) più basso al quale è possibile evidenziare un effetto negativo.

LOEC: Lowest-Observed Effect Concentration. Concentrazione più bassa alla quale è possibile evidenziare un effetto.

LOEL: Lowest-Observed-Effect Level. Rappresenta il livello più basso al quale è stato possibile evidenziare un effetto.

LT50: Lethal Time 50. Tempo Letale mediano. Rappresenta il tempo necessario a determinare la morte del 50% degli individui esposti a una concentrazione determinata di una sostanza.

NOAEC: No-Adverse Effect Concentrations. Concentrazione che non produce effetti avversi.

NOEC: No-Observed Effect Concentration. Concentrazione di nessun effetto osservato.

NOEL: No-Observed Effect Level. Rappresenta il livello più alto (concentrazione o dose) al quale non si è manifestato alcun effetto. Di norma si riferisce a saggi di tossicità cronica a lungo termine, ma può essere riferito anche a saggi di tossicità acuta.

LOEC: Lowest-Observed Effect Concentration. Rappresenta la concentrazione più bassa alla quale è possibile evidenziare un effetto.

Organismo test: organismo sul quale viene effettuato il test ecotossicologico.

Saggio  a lungo termine: copre parte significativa del ciclo vitale o l’intero ciclo vitale o più cicli vitali dell’organismo saggiato.

Saggio a breve termine: copre un arco temporale ridotto rispetto al ciclo di vita dell’organismo saggiato.

Saggio acuto:  effetto che può essere ottenuto a seguito di una somministrazione unica di una determinata sostanza in un breve periodo di tempo. Può essere di tipo orale, dermale o inalatorio. L’effetto letale della sostanza tossica può essere misurato con la mortalità degli individui di una popolazione sia in tempi brevi (saggio a breve termine) che a seguito di esposizione prolungata (saggio a lungo termine).

Saggio cronico: valutazione degli effetti derivanti dall’esposizione di una popolazione all’azione di una sostanza a basse dosi nel tempo. Può essere di tipo orale, dermale, inalatorio. L’effetto prescelto è generalmente subletale (diverso dalla morte) e viene misurato sulla riproduzione, velocità di crescita, modificazioni del comportamento, ecc.

Saggio ecotossicologico: prova che utilizza un sistema biologico come bersaglio. Un organismo vivente viene  posto a contatto per un determinato periodo con una sostanza in esame e si valuta la risposta  mostrata dall’organismo.