INTRODUZIONE AL DATABASE DESC

 

Le informazioni inserite nel database, “elementi minimali necessari,” sono le proprietà chimico-fisiche, ecotossicologiche e di destino ambientale in linea con quanto richiesto dalla normativa comunitaria (1)  per le procedure di valutazione del rischio ambientale. In particolare, sono stati individuati e selezionati i principali parametri richiesti dal software EUSES (European Union System for the Evaluation of Substances), sviluppato sulla base delle linee guida TGD (2). Uno dei principali obiettivi è stato quello di raccogliere le informazioni disponibili (3) e renderle il più possibile omogenee, in un database facilmente utilizzabile ed accessibile a diverse tipologie di utenti.

Il database DESC è stato disegnato dopo avere consultato ed analizzato i vantaggi ed i limiti (4) dei principali database ecotossicologici attualmente esistenti e disponibili in rete, quali ECOTOX, sviluppato dall’US EPA, il database IPCS (International Programme on Chemical Safety) e soprattutto IUCLID (International Uniform Chemical Database http://ecb.jrc.it/iuclid5/ sviluppato in ambito UE dal JRC (Joint Research Centre) di Ispra (http://ecb.jrc.it/existing-chemicals/).

Poiché IUCLID è stato predisposto per raccogliere in maniera omogenea tutte le informazioni fornite dalle compagnie produttrici od importatrici di sostanze chimiche nel mercato UE, al fine della valutazione del rischio, è risultato il database più appropriato dal quale estrarre le informazioni da inserire in DESC. Ovviamente la disponibilità di dati non è attualmente completa e collegata con le liste di priorità di valutazione (es. EURAM) e con i tempi di produzione dei dossier (e delle relative procedure di valutazione del rischio). Pertanto, analogamente a IUCLID, il database DESC deve essere aggiornato alla luce della disponibilità di nuove informazioni.

 

 

NOTE:

(1) - Il sistema attuale in vigore distingue tra le “sostanze chimiche  esistenti”, ossia dichiarate come esistenti sul mercato nel settembre 1981, e “le nuove sostanze”, ossia quelle immesse sul mercato successivamente a tale data.

Per quanto riguarda le sostanze chimiche  esistenti (circa 100.000 e riportate nella lista EINECS: European Inventory of Existing Commercial chemical Substances) sono stata redatte 4 liste prioritarie (141 sostanze in totale), sulla base di una procedura EURAM*, per le quali effettuare una valutazione del rischio da effettuare dalle autorità degli Stati membri, a norma del Regolamento CEE n. 793/93. Tali sostanze fanno parte del Workplan Risk Reduction Strategy.

Per quanto riguarda le sostanze nuove (circa 3000) si fa riferimento a quanto previsto alla Direttiva 93/67 che richiede la loro valutazione prima dell’immissione sul mercato, secondo i criteri descritti nel Documento di Guida Tecnica, TGD.

 

(2) - Il Technical Guidance Document, TGD è una guida tecnica che detta le informazioni necessarie per la caratterizzazione del rischio (esposizione/effetto), in supporto sia alla Direttiva 93/67/EEC sulla valutazione del rischio per le nuove sostanze, che al Regolamento (EC) n. 1488/94 per la valutazione del rischio delle sostanze esistenti.

 

 

(3) - La disponibilità di dati ecotossicologici non è assolutamente omogenea e dipende dal tipo di sostanza di cui si vuole conoscere il comportamento ambientale; questo aspetto è talmente importante che può limitare la “validità” delle procedure di valutazione del rischio per mancanza o inadeguatezza dei dati di base.

Le molecole di vecchia generazione, (cioè quelle presenti sul mercato prima del 1981), sono entrate nel mercato secondo le vecchie procedure di autorizzazione che non consideravano (per scarsa conoscenza scientifica) diversi aspetti rilevanti, in particolare quelli legati ai possibili danni ambientali. Per molte di queste sostanze le informazioni sono frammentarie, disperse nell’universo delle pubblicazioni scientifiche, se non del tutto assenti. Inoltre, i dati disponibili sono molto vecchi e prodotti utilizzando metodiche non standardizzate (attualmente si seguono  linee guida ufficiali, come per es. quelle OECD per i saggi di tossicità). Questo rende non confrontabili e comparabili i dati ottenuti con metodiche differenti. A tal riguardo, nel TGD viene più volte sottolineata la necessità di utilizzare dati adeguati dal punto di vista qualitativo e che l’analisi di rischio sia affidata ad esperti, in quanto nelle diverse fasi di valutazione si potrebbe verificare la necessità di una scelta basata esclusivamente sull’esperienza del valutatore, il cosiddetto expert judgment.

In linea di massima, per quanto riguarda le sostanze di nuova generazione, le informazioni risultano essere più appropriate e possono essere più facilmente ottenute dai dossier preparati dalle aziende notificanti. E’ questo il caso, ad esempio, dei prodotti fitosanitari e dei biocidi  (quelli in valutazione). A tal proposito, tuttavia, c’è da sottolineare che non sempre i dati prodotti sulle caratteristiche di queste sostanze sono resi pubblici e, quindi, facilmente accessibili e reperibili.

 

 

(4) - Di frequente, (e soprattutto per i database consultabili in rete), i dati non riportano la bibliografia di riferimento, rendendo impossibile la verifica della loro attendibilità. In altri casi, invece, si tratta di documenti monografici che riportano in maniera descrittiva ed analitica le diverse caratteristiche della sostanza. Questo costringe l’utente a cercare all’interno della monografia il dato necessario con notevole spreco di tempo. Un esempio, a tal riguardo, può essere il database IPCS (International Programme on Chemical Safety) (http://www.inchem.org/pages/ehc.html) che offre un rapido accesso elettronico agli Environmental Health Criteria (documenti monografici) di numerosissime sostanze.